Introduzione

Sono molte le storie e le leggende che vanno dal passaggio dei soldati di Re Arduino diretti alla roccaforte del Castelletto, a fiabe di masche (streghe) che si riunivano in cerchio presso i "Reü" (luogo di incontro) o che celebravano i loro Sabba (festa delle streghe) negli spazi verdi lungo il sentiero. Masche, viandanti e banditi rappresentavano motivi di racconti che hanno riscaldato l'ambiente delle stalle dove, sino alla metà del Novecento, la gente si raccoglieva per stare al caldo, giocare a carte o raccontare fiabe e storie. La seconda parte della mulattiera che da Alpette porta all'alpe Musrai, è interessata dai "Curs": i percorsi degli antichi Celti, popolazione preromana, che svolgevano sul sentiero le loro misteriose processioni. I Celti scomparvero come popolazione quando, sconfitti dai romani, i superstiti (circa 30000) vennero venduti come schiavi al mercato di Ivrea che a quei tempi si chiamava Eporedia (Eporedia- Eporea- Iprea- Ivrea), che significava stazione di cavalli (a causa del passaggio legioni romane che andavano in Francia e in Gran Bretagna).

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